“Atti gravissimi, inqualificabili. Polizia municipale e carabinieri hanno visionato le immagini del sistema comunale di videosorveglianza, nelle quali i soggetti che hanno compiuto questi danni risultano riconoscibili. C’è un’indagine in corso e le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare in fretta i responsabili. Il Comune di Figline e Incisa Valdarno sporgerà denuncia per i danni subiti da tutta la città”. Così la sindaca Giulia Mugnai commenta il danneggiamento della lapide in memoria del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa presso il giardino pubblico a lui intitolato e gli altri atti vandalici che si sono verificati nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Il triste bilancio dell’azione dei vandali parla infatti anche di cartelli stradali abbattuti, fioriere e vasi degli esercizi commerciali divelti, finestrini sfondati a un furgone del Comune e a un’auto privata nella zona tra i Giardini Morelli e piazza Ficino, oltre ad alcuni cestini della raccolta differenziata lanciati nel torrente Ponterosso.
I frammenti della lapide commemorativa del Generale Dalla Chiesa sono stati nel frattempo recuperati e temporaneamente ricomposti dal personale del Comune, in attesa di collocare una nuova targa. A questo proposito, un cittadino si è offerto di coprire tutte le spese della riparazione: il signor Franco di Firenze (così ha chiesto di essere identificato, senza diffondere altre sue generalità), appresa la notizia al notiziario dell’emittente televisiva RTV38 ha contattato la redazione dicendosi disponibile a finanziare l’operazione, come già – ha spiegato – aveva fatto in occasione di simili episodi di vandalismo. Con una sola raccomandazione: quella di fare in fretta.
“Ringrazio il signor Franco per la sua grande generosità – ha aggiunto la sindaca Mugnai –. A lui e a tutti i cittadini promettiamo di lavorare per collocare il prima possibile una nuova lapide al suo posto. Simili episodi non sono in nessun modo accettabili: vanno fermati. Si tratta di un atto grave contro il decoro della città e contro le attività commerciali già messe in difficoltà dalla pandemia. Ed è, soprattutto, un attacco alla nostra memoria condivisa, al ricordo di un eroe civile della lotta alla mafia come il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In questi anni l’Amministrazione ha investito molto sulla videosorveglianza e siamo convinti che la tecnologia sarà di grande aiuto per l’individuazione dei responsabili”.